E’ molto importante approcciare ad un testo teatrale in maniera attiva. Proprio perché si parla di teatro, l’atteggiamento giusto dovrebbe essere quello di non ‘’sedersi’’ sul copione bensì dare già, in prima lettura, una dinamica fisica a quanto viene letto.
Infatti, la prima lettura, sebbene sia priva della conoscenza dei dettagli, dei particolari, delle vicende interne alla narrazione, può essere un concentrato di sensazioni e stimoli molto utili per gettare una prima base al proprio lavoro.
Proprio perché non abbiamo molte informazioni sarà difficile poter già interpretare un personaggio, è per questo che non dobbiamo aver subito la pretesa di ‘’recitare’’, dovremmo invece sfruttare tutti i benefici che una prima lettura ci concede. Il primo approccio è come un primo appuntamento: porta con sé una serie di impressioni ed emozioni che dovremmo imprimere. La seconda lettura sarà diversa.
È altrettanto utile leggere in azione, assecondando il corpo e la direzione in cui esso naturalmente va. Se mentre leggo la mia parte per la prima volta, mi rendo conto che il personaggio non sta fermo, ma verosimilmente è in piedi e cammina nervosamente, potrei già assecondare il corpo in quella direzione. Attenzione questo non significa recitare, ma stimolare possibili azioni a prendere vita.
Leggere un copione teatrale non è come leggere un romanzo, dobbiamo tenere a mente il nostro obiettivo: andare in scena e compiere azioni.
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